il Duomo di Torino

I marmi del Duomo di Torino sono gli ispiratori dell'intero romanzo.
L'insula episcopalis, ovvero la zona di Torino sulla quale oggi nasce il Duomo, è al centro dell'azione storica; vengono riportate sia le origini antiche del teatro romano che le successive trasformazioni dei luoghi, passando attraverso il primitivo battistero di San Giovanni e quindi delle tre chiese precedenti, abbattute per la costruzione del Duomo Nuovo.

Il romanzo indugia sia sui motivi dell'abbattimento delle millenarie chiese preesistenti e su quelli che hanno portato il cardinale Domenico Della Rover a voler costruire, e finanziare personalmente, la costruzione del Duomo; viene riportato sia il rapporto con papa Sisto IV che la alquanto dubbia attribuzione del progetto a Meo del Caprino.

Il Duomo Nuovo di Torino custodisce, per quanto mi riguarda, ancora molti segreti; la decifrazione del senso dei marmi esterni è uno di questi, ma ce ne sono altri più 'moderni' che mi piacerebbe indagare, per esempio sulla costruzione dell ameridiana astrologica, e sui quali mi piacerebbe avere consiglie contributi.

Nella sezione biblio-link si possono trovare interessanti documenti per approfondire l'argomento.

Per questo sul duomo campeggia per tre volte il suo nome accompagnato dall'ordine; DO.RVVERE.S.CLE, Domenico della Rovere dell'Ordine di San Clemente.

Perché scriverlo?

Perché metterci anche l'ordine?

Perché tre volte?

Perché in modo così evidente?

Perché - e questo pochi lo sapevano - nei marmi del portale di sinistra appare lo stesso nome tre volte, a tre livelli diversi in corrispondenza di quelle che sembrano tre diverse fasi? Queste domande, da troppo tempo, gonfiavano la mancanza di risposte che lo assillava.



"[...] Per questo sul duomo campeggia per tre volte il suo nome accompagnato dall'ordine; DO.RVVERE.S.CLE, Domenico della Rovere dell'Ordine di San Clemente.

Perché scriverlo?
Perché metterci anche l'ordine?
Perché tre volte?
Perché in modo così evidente?

Perché - e questo pochi lo sapevano - nei marmi del portale di sinistra appare lo stesso nome tre volte, a tre livelli diversi in corrispondenza di quelle che sembrano tre diverse fasi? Queste domande, da troppo tempo, gonfiavano la mancanza di risposte che lo assillava."

CAP 3

Il Chiostro del Paradiso... la Sapienza! la Sapienza doveva essere lì, dove ora c'è una piazzetta, a fianco del Duomo, il Chiostro appena dietro. O viceversa, chissà.

CAP 4

“Noi siamo qui per scolpire questo messaggio nei marmi del Duomo Nuovo.”
Gaspardo chiese “Ma se non è stato il Cardinale, che mi sembra non goda della vostra fiducia, ve l'ha chiesto il Papa, sua Santità Sisto IV?”
Un brusio misto ad un sorriso mesto percorse i forestieri.
“No, non è stato lui.”
“Allora... Meo del Caprina, il progettista del Duomo?”
Questa volta il brusio fu molto più forte, addirittura qualcuno sembrò ridere.
“No, neanche lui.”

[...]
“Ci sono cose, nelle tre chiese che avevi cominciato ad atterrare, che custodiscono sapienze che hanno richiesto mille anni di germinazione del seme di Cristo. Non potevano andare perse. Così qualcuno si è prodigato perché dalla dissennata opera del vescovo e attraverso i suoi soldi nascesse qualcosa che non ne perdesse l'eredità”
“Dissennata? Il Duomo Nuovo?”

CAP 12